sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai Corsi di Primo Soccorso organizzati dalla FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) di Bergamo per i propri iscritti.
Gli attestati sono stati consegnati da Giuseppe Algeri, Segretario Provinciale della FABI e istruttore EFR (Emergency Fisrt Response) e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza).
Il primo soccorso è quell’insieme di azioni che permettono di intervenire in situazioni di emergenza, per aiutare persone vittime di traumi fisici e/o psicologici o malori improvvisi mentre si attende l’arrivo di soccorsi qualificati.
I corsi di Primo Soccorso organizzati dalla FABI, che ogni anno raccolgono un numero sempre maggiore di adesioni, hanno l’obiettivo di diffondere semplici manovre, dando ai discenti strumenti semplici e concreti per poter evitare che situazioni di emergenza si aggravino e per imparare ad allertare in modo corretto ed efficace i soccorsi.
I corsi includono le procedure di BLS (Basic Life Support), la gestione dei malori, delle ferite, dei traumi e delle urgenze cerebro e cardiovascolari.
“Negli ultimi anni sono aumentati sensibilmente i casi in cui amici, parenti, conoscenti o semplici passanti hanno salvato la vita a chi stava avendo un attacco di cuore” - commenta Giuseppe Algeri - “anche il dato relativo all’uso del defibrillatore evidenzia un considerevole incremento”.
La letteratura scientifica afferma che fino all’85% delle persone che vengono colpite da un arresto cardiaco possono essere salvate grazie al massaggio cardiaco e all’utilizzo di un Defibrillatore.
E’ per questo motivo che la FABI ha acquistato un defibrillatore e si è aggiunta alle già numerose strutture cardioprotette presenti sul territorio.
Per “Struttura Cardioprotetta” si intende una qualsiasi struttura, pubblica o privata che sia, che aderisce ad un appropriato percorso di formazione accreditato culminante nel rilascio di un’apposita targa certificante la sicurezza dell’ambiente in materia di BLS-D.
In parole povere, una struttura è cardioprotetta quando dotata di almeno un defibrillatore automatico esterno (DAE) e quando il personale ivi operante risulta qualificato in merito alle basi teoriche e pratiche del primo soccorso prestato alla vittima di arresto cardiaco. Strutture sanitarie, scuole, palestre, associazioni sportive, supermercati, comuni: sono solo alcuni esempi di strutture che hanno scelto di diventare cardioprotette.
La cardioprotezione di una struttura permette di rispettare i requisiti per l’esecuzione del BLS-D: criteri di qualità, perseguiti grazie all’apprendimento teorico e pratico in occasione dei corsi di formazione, e disponibilità del DAE.
“Quasi tutti i nostri dipendenti sono stati adeguatamente formati per l’esecuzione del BLS-D e vengono periodicamente aggiornati per essere sempre allineati con le nuove linee guida per la rianimazione cardiopolmonare” – aggiunge Giuseppe Algeri – “L’acquisto del defibrillatore era l’ultimo passaggio per fornire ai frequentatori dei nostri uffici e a tutti i cittadini un livello di sicurezza a nostro avviso imprescindibile, dando un importantissimo esempio di professionalità e civiltà e dimostrando l’attenzione verso la tutela della salute dell’individuo.
Una vera e propria missione quella della FABI: diffondere il più possibile la cultura del Primo Soccorso, cosicché un operatore BLS-D e un DAE siano sempre disponibili in caso di necessità nel territorio.
Gli attestati sono stati consegnati da Giuseppe Algeri, Segretario Provinciale della FABI e istruttore EFR (Emergency Fisrt Response) e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza).
Il primo soccorso è quell’insieme di azioni che permettono di intervenire in situazioni di emergenza, per aiutare persone vittime di traumi fisici e/o psicologici o malori improvvisi mentre si attende l’arrivo di soccorsi qualificati.
I corsi di Primo Soccorso organizzati dalla FABI, che ogni anno raccolgono un numero sempre maggiore di adesioni, hanno l’obiettivo di diffondere semplici manovre, dando ai discenti strumenti semplici e concreti per poter evitare che situazioni di emergenza si aggravino e per imparare ad allertare in modo corretto ed efficace i soccorsi.
I corsi includono le procedure di BLS (Basic Life Support), la gestione dei malori, delle ferite, dei traumi e delle urgenze cerebro e cardiovascolari.
“Negli ultimi anni sono aumentati sensibilmente i casi in cui amici, parenti, conoscenti o semplici passanti hanno salvato la vita a chi stava avendo un attacco di cuore” - commenta Giuseppe Algeri - “anche il dato relativo all’uso del defibrillatore evidenzia un considerevole incremento”.
La letteratura scientifica afferma che fino all’85% delle persone che vengono colpite da un arresto cardiaco possono essere salvate grazie al massaggio cardiaco e all’utilizzo di un Defibrillatore.
E’ per questo motivo che la FABI ha acquistato un defibrillatore e si è aggiunta alle già numerose strutture cardioprotette presenti sul territorio.
Per “Struttura Cardioprotetta” si intende una qualsiasi struttura, pubblica o privata che sia, che aderisce ad un appropriato percorso di formazione accreditato culminante nel rilascio di un’apposita targa certificante la sicurezza dell’ambiente in materia di BLS-D.
In parole povere, una struttura è cardioprotetta quando dotata di almeno un defibrillatore automatico esterno (DAE) e quando il personale ivi operante risulta qualificato in merito alle basi teoriche e pratiche del primo soccorso prestato alla vittima di arresto cardiaco. Strutture sanitarie, scuole, palestre, associazioni sportive, supermercati, comuni: sono solo alcuni esempi di strutture che hanno scelto di diventare cardioprotette.
La cardioprotezione di una struttura permette di rispettare i requisiti per l’esecuzione del BLS-D: criteri di qualità, perseguiti grazie all’apprendimento teorico e pratico in occasione dei corsi di formazione, e disponibilità del DAE.
“Quasi tutti i nostri dipendenti sono stati adeguatamente formati per l’esecuzione del BLS-D e vengono periodicamente aggiornati per essere sempre allineati con le nuove linee guida per la rianimazione cardiopolmonare” – aggiunge Giuseppe Algeri – “L’acquisto del defibrillatore era l’ultimo passaggio per fornire ai frequentatori dei nostri uffici e a tutti i cittadini un livello di sicurezza a nostro avviso imprescindibile, dando un importantissimo esempio di professionalità e civiltà e dimostrando l’attenzione verso la tutela della salute dell’individuo.
Una vera e propria missione quella della FABI: diffondere il più possibile la cultura del Primo Soccorso, cosicché un operatore BLS-D e un DAE siano sempre disponibili in caso di necessità nel territorio.
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